“Per dare forza alla Strategia Aree interne, Uncem ha fatto una serie di proposte importanti al Ministro Foti. La polemica contro il Piano, di qualche mese fa, e sullo spopolamento, è assurda, Uncem non l’ha cavalcata, l’abbiamo stoppata, ma va contrastata con azioni politico-istituzionali forti. Le abbiamo proposte, dal sostegno all’economia locale e alle imprese, alle associazioni fondiarie per superare la parcellizzazione delle terre e la perdita di superficie agricola, dagli interventi per installare nuove antenne per la telefonia, alle iniziative per le rinnovabili. Ora lavoriamo con Foti e con tutto il Governo e il Parlamento per sincronizzare Strategie delle Aree interne, delle Green Community, dello sviluppo sostenibile, della montagna, delle foreste. Tutto abbiamo bisogno fuorché di cinque diverse strategie territoriali che non si parlano e che si mischiano sui territori”.
Lo ha detto Vincenzo Luciano, Vicepresidente nazionale Uncem e Presidente Uncem Campania, intervenendo a Benevento agli Stati generali delle Aree interne. Un’evento che ha visto presenti esperti e studiosi, Ministri e ricercatori, Amministratori e Sindaci.
“Le Strategie, Aree interne e Green Community in primis, devono rispondere alle sfide delle crisi climatica. Vogliamo stare nella transizione ecologica. I cambiamenti climatici impongono un lavoro che proprio in montagna possono trovare azioni di mitigazione. Stiamo lavorando sulle politiche forestali che devono vedere le Regioni più attive e forti. I Comuni ci sono e devono fare molto lavoro. Così come non possiamo continuare a dire tutti NO alle rinnovabili. Troppi NO agli impianti ci continuano a far dipendere da gas e petrolio, da medio Oriente e ancora Russia. Vogliamo le rinnovabili. Uncem dice chiaro SI. Facciamole noi. Su eolico, idroelettrico, fotovoltaico diciamo noi cosa si deve fare e cosa non si deve fare. Denunciamo interventi speculativi di soggetti esterni che vogliono colonizzarci, ma allo stesso tempo facciamo noi le proposte. Diciamo noi dove si fanno e gli ‘impianti rinnovabili di comunità ’ possono essere fatti con azionariato diffuso e popolare. Dire NO non serve. Dire SI e mettere le comunità al centro è fondamentale, vincente per le montagne, per gli Appennini e per il Paese”, ha ripetuto Luciano.